La favol(ett)a di Lorenzo AKA Almond

Certezze? ......Nessuna!

Il Dono: un dono per chi si è donato

E poi dal nord, mi chiedono cosa è il Dono
E poi ne scriverei da consumare la tastiera, ma non di ‘sti tempi
E poi un po’ ho scritto
E poi, per quanto in stile “cazzaro”, magari qualcosa ci si capisce.
E poi …Enjoy! 🌼

Ed Enea, profugo della guerra di Troia, errante ma comunque corretto (🤦) avea un amico, Solima, che per qualche ragione fondò qui una città (nel1179 a.C.), che si che era un villaggio all’inizio, ma poi crebbe e da Anxanon (o Anxia a seconda del dialetto), quando arrivò Roma (che Romolo e Remo cominciarono a piantar capanne nel 753 a.C.) diventò Anxanum, capitale dei Frentani e poi dopo, ad oggi, Lanciano.
E Diocleziano, l’imperatore, ci fece costruire un ponte, che poi innalzarono ed allargarono in tempi medioevali, ché c’erano le Fiere, dove arrivavano da ogni parte per mercanteggiare.
E poi, allarga oggi e alza domani, vicino a ‘sto ponte (nel 1088) ritrovarono una statua della Madonna col Bambino, che stava nascosta li da almeno 400 anni, e i lancianesi subito le diedero un posto d’onore e cominciarono a dire che era la loro patrona, finché, “Oh, facciamo così: il ponte sta sotto e sopra ci facciamo la cattedrale!”, che siamo già quasi a fine XIV secolo, precisamente nel 1389.
E così la Madonna col Bambino divenne la Madonna del Ponte, sempre col Bambino, ma non lo si nomina, chissà perché.
E siccome che la Madonna del Ponte era davvero benevola col popolo che l’aveva eletta a protettrice, e anche il popolo era benevolo e grato a Lei, ne conseguì che i contadini e gli ortolani (che c’è una bella differenza, ma ve lo spiego in altra occasione), dalle contrade cominciarono a portarle doni, ognuno per propria iniziativa, con le proprie modalità e tempi.
E poi, tanto era cara, la statua della Madonna del Ponte, che i lancianesi ottennero dal Papa l’onore delle corone, sia alla Mamma che al Figlio.
E così venne proclamata una grande festa, da tenersi in data 15 settembre 1833 ma estesa a ben 3 giorni prima e 3 giorni dopo, quindi dal 12 al 18. E per fare cosa buona, prima di tutto per aver doni con cui festeggiare ancora meglio, fu chiesto a contadini e ortolani di portare i doni tutti insieme il giorno 11 di settembre, il giorno prima delle feste, ché mica potevano rovinar la tanto ostentata bellezza della città!
E poi si ebbe il pudore di spostarlo, questo Dono, all’8 settembre, ché almeno quello è il giorno in cui si festeggia la Nascita di Maria. Ma restò l’usanza di farlo tutti insieme, tutte le contrade, s’intende, ché i lancianesi della città i doni glieli facevano in altri modi.
E ancor oggi, l’8 di settembre, il corso e la piazza di Lanciano, si riempiono di carri, di fedeli in costumi d’epoca e casse di doni alla Madonna del Ponte.
E da qualche anno anche io, assieme ad alcuni amici, dapprima un conoscente, poi anche i membri del comitato feste in carica e ora anche il Gruppo spontaneo della Scuoletta (anche di questo ci sarà modo di parlarne in altra occasione), insomma, da qualche anno ci adoperiamo per portare doni alla Madonna del Ponte a nome delle nostre contrade, Villa Andreoli e Camicie, riunite sotto la stessa parrocchia della SS Trinità.
E quest’anno è stato molto bello assai ed eravamo in tanti numerosi assai, soprattutto di giovani e bambini.
Ecco, lo scrissi, ché un domani si sappia che è stato bello donarsi, adoperarsi per far vivere una bella esperienza ai giovani della contrada, fare gruppo, affratellarsi😊

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