La favol(ett)a di Lorenzo AKA Almond

Certezze? ......Nessuna!

2023 – Italia, un ospedale

Scendendo per le scale che corrono attorno al vecchio ascensore ingabbiato tra reti di protezione, riesco a godere dell’unico vantaggio di questi vecchi cimeli di guerra: vedere chi c’è sugli altri pianerottoli, cosa aspettarsi.
Un padre, al piano terra, accosta la carrozzina col figlio disabile per lasciar passare comodamente altre persone. La donna al secondo piano, anche lei magrebina, segue i consigli di un improvvisato liftman dell’ultima ora. Alzo ancor più lo sguardo e vedo la cabina immobile al quarto piano. Ok, informo il padre che sarei andato a recuperarla e mi faccio i quattro piani. Il solito … sprovveduto (mettiamola così) ha lasciato le porte leggermente aperte. Salgo, chiudo (obiettivamente con qualche difficoltà) la porta esterna e le ante interne, tasto T, e comincio a gongolare per aver fatto la buona azione quotidiana: piccolo pezzetto di Paradiso ipotecato ☺️
Il papà mi ringrazia, il ragazzo mi sorride, la mamma da su ringrazia pur’essa a voce alta, ma….
La carrozzella non passa tra le due ante. Ne dritta, ne di sguiscio, ne allargando bene i due sportelli.
“Vabbè, ascolta, potresti usare l’altro ascensore, il porta-lettighe, e attraversando il reparto potresti raggiungere la Fisio 😉”
“No, meglio di no. Poi mi dicono male 😞”
Italia, un ospedale, marzo 2023.
Il papà si accolla in braccio il ragazzo(ne) tetraplegico, mi ringrazia rifiutando la mia disponibilità a portargli su la carrozzella, e si avvia per le scale che corrono attorno al vecchio ascensore ingabbiato tra reti di protezione.
Oggi è così: non trovo neanche la voglia di indignarmi, ché potrebbe sembrare perfino ipocrita, potrebbe essere confuso con un qualcosa di simile ad una giustificazione, a uno scarico di coscienza.
Semplicemente piango. 😥

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