La favol(ett)a di Lorenzo AKA Almond

Certezze? ......Nessuna!

La posizione del toro minaccioso

Le ultime vertebre cervicali e le prime toraciche abbandonano la normale disposizione un po’ incurvata e riescono perfino a distanziarsi, quasi impercettibilmente, ma quel tanto che basta ad innalzare il capo, che allo stesso tempo si inclina leggermente in avanti e appena appena a destra. Le palpebre si serrano un po’ e lasciano giusto lo spazio alle pupille per traguardare l’obbiettivo. Il lieve corrugarsi delle sopracciglia forse riesce anche ad alzare i peli di cui sono composte.
Le labbra si serrano e si assottigliano, tanto le parole non servono ed è perfino consigliabile sembrare più brutta possibile.
Per qualche attimo tutto è bloccato dalla contrazione dei muscoli e dalla tensione dei tendini e l’intero corpo è un marmoreo Laocoonte pronto a lottare fino all’ultima forza.
L’uomo, di fronte a tale scena, indietreggia fin dove può, trovandosi presto chiuso all’angolo del bancone del bar, li dove le vetrinette espongono i pochi cornetti ancora disponibili e bloccano eventuali vie di fuga.
Dapprima lo sguardo è smarrito, non sa cosa aspettarsi da quella minuta ragazza in canotta nera, difficilmente affiancabile a qualsiasi sinonimo di minaccia e bellicosità, in altre occasioni.
Questa volta però la storia sembra ben diversa. L’effetto sorpresa ha evidentemente spiazzato l’uomo e la ragazza lascia esplodere quella violenza di cui forse ieri non si sarebbe detta capace.
Non una mossa brusca, non un movimento a turbare quello squilibrio che la rende in quel momento dominatrice del ring racchiuso tra bancone e porta esterna. Solo i dardi di fuoco sottotitolati che lanciano i suoi occhi chiari. “Brutto pezzo di m…! Hai proprio esagerato e con me non te lo dovevi permettere.” Lo sguardo di lui passa dalla sorpresa alla presa di coscienza che non c’è scampo, questa volta. E ancora dagli occhi di lei, un altro strale, questa volta una stalattite di ghiaccio raggelante “Tu hai tradito la mia fiducia e per questo la pagherai cara: per te è finita. Di le tue ultime preghiere, se lo credi!”
L’uomo, pur non distaccando lo sguardo, ora implorante, dalla sua aguzzina, si sta lentamente incurvando.
Ecco, siamo all’epilogo. Che fare? Mettersi in mezzo? Urlare? Chiamare la Polizia?
Forse l’immagine dell’uomo implorante e chiuso a riccio per ripararsi dalle dolorose legnate, d’improvviso disegnatasi nei pensieri di lei, la scuote e la fa tornare alla vita vera, come il “Buona la prima!” del regista soddisfatto della scena.
Le sopracciglia si distendono e gli occhi tornano ad illuminarsi, il braccio in avanti e il palmo serrato all’insù, ad indicare l’amico, pare dirgli a mo’ di sfottò “Ma guarda questo!!!” . Scoppiano in una bella risata e si abbracciano scambiandosi bacetti di “ben rivisto”.

Era una scenetta tra amici, uno scherzetto, insomma. Ma vi giuro che attori così bravi non ancora ne vedevo, dal vivo!

Sade – Feel no pain

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