(da un post del 06 aprile 2020 – in tempo di Covid)
Oggi l’avrò ascoltata 20 volte, ed ogni volta si è lasciata “indagare” un po’di più, tra una traduzione e uno sguardo ai protagonisti, tra rilettura della Passione e similitudini con la vita ai tempi nostri.
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“Could we start again, please” è parte della colonna sonora di JCS, film musical che mi sta aiutando a “sentire” il periodo pasquale, in questi giorni così atipici.
Dice: ma allora perchè non ti vedi un “Gesù di Nazareth”, un “Re dei Re”?
Eh, forse perchè JCS non è un racconto, non da risposte, ma pone domande.
“Possiamo ripartire da capo, per favore?”
Nei volti della Maddalena e di Pietro non c’è però speranza, ma solo l’accetazione, nonostante l’angoscia, di quello che sta per accadere, perchè ormai è irrimediabile.
Nel film il brano viene dopo l’arresto, quindi quasi ai fatti del Venerdì Santo, ma mi piace proporlo oggi, all’inizio della Settimana Santa, dopo la Domenica delle Palme in cui la storia ci è già stata anticipata dalla lettura del Passio.
È già scritta.
Cosa sarebbe successo se alla richiesta “Possiamo ricominciare, per favore?” , il desiserio si fosse avverato?
In fin dei conti, anche JC nel Getsemani aveva chiesto se fosse stato possibile evitate quella fine dolorosa.
È umano: correre, lasciarsi trasportare dalle situazioni, inebriarsi dei successi, sentirsi invincibili dopo aver affrontato irresponsabilmente situazioni pericolose. Poi, quando ci viene “chiesto il conto”, quando si torna coi piedi per terra magari dopo che il danno è stato fatto, ci troviamo a sperare di poter riavvolgere un po’ il nastro di qualche ora, giorno, anno.
Impossibile: è tutto scritto.
A quel punto non resta che prenderla come lezione e cominciare a tirar fuori dalla brutta esperienza tutto il bene possibile.
Perchè c’è sempre del bene in ogni cosa. Per quanto poco possa essere, per quanto il male sembri eccessivo, c’è sempre del Bene. Garantito! 💚
