(Scritto il 21 aprile 2020, in tempo di Covid)
Da ya feel the Blues? 😳
Covid blues
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Economia blues
Rapporti umani blues
Libertà blues
Avevo riascoltato il pezzo di ieri (Gilmour “Then I close my eyes” 2006 tribute to Hayao Miyazaki); il Tubo ha continuato a suonare, mentre ero intento a fare altro.
Poi è stato un fatto di risonanze: l’anima si è ritrovata in sincrono con quella chitarra, che l’ha frullata per un po’ .
Ok. Torna indietro. Di che si tratta? Ah, una jam session con Gilmour e altri… No, questa è da scoprire!
I put a spell on you
Ci passi 2/3 ore buone a conoscere questa canzone: il testo, l’autore, tutte le cover eseguite negli anni. E così mi son “astratto” dalla realtà facendo un giro e ascoltando l’autore, Screamin Jay Hawkins, ormai folle così tanto da ricorrere a riti woodoo per “imbalsamare” la donna amata (?!?), per poi passare alla monumentale Nina Simone (lei ha addirittura preso in prestito il titolo per la sua autobiografia 😱) che la interpreta con il dolore di donna mutilata della propria dignità, alla intensa esecuzione dei Creedence Clearwater Revival che l’hanno eseguita sul palco di Woodstock. E poi l’angosciante versione di Tim Curry (quello del Rocky Horror Picture Show) o quella potente di Annie Lenox, passando per tante altre tra cui penso sia degna di nota per lo show e la parte strumentale quella di Katie Melua.
Ah! Esistono anche versioni in italiano di Caterina Caselli e Gianni Pettenati con testo di Mogol, ma che secondo me son molto diverse anche come significato.
E che vi devo dire? Meglio di “tafazzarmi” con i tediosi talk-show di questi giorni, preferisco farmi mantecare anima e cuore da queste divagazioni 💙
Il cuore?
Blues 😅
